Un primo traguardo lungo un percorso di (r)esistenza

Mon, 23/07/2018 - 10:18
di
Bread&Roses Spazio di Mutuo Soccorso

Nel mezzo di una calda estate barese, a due anni e quattro mesi dall’atto di “illegale giustizia” compiuto da un manipolo di persone, lavoratori e lavoratrici precari/e, migranti e nativi/e, il 19 luglio 2018 si è posta una pietra miliare nella gestione dei patrimoni pubblici in città con la firma dell’Accordo di Collaborazione tra il Comune di Bari e l’Associazione Bread and Roses per la gestione e l’intervento di riqualificazione dell’immobile antistante la ex Villa Capriati e il suo giardino.

Il percorso di (r)esistenza di Bread&Roses, ostinato nelle pratiche di mutualismo conflittuale nonostante le difficoltà derivanti dall’assenza di utenze, sempre aperto, coinvolgente, ed orizzontale in ogni fase decisionale, dopo una lunga vertenza, ha condotto l’Amministrazione a farsi carico di un passaggio cruciale nella gestione dei patrimoni pubblici con l’utilizzo, per la prima volta in questa forma, del Regolamento per la gestione condivisa dei Beni Comuni, del quale si è già dotato nel 2015 ma che ancora non era stato così attuato, interpretandolo alla luce del valore politico che un percorso di riappropriazione come quello del Bread&Roses rappresenta.
Il passo in avanti quindi è duplice per la cosiddetta “cittadinanza attiva” che, come recita l’art. 118 della Costituzione, interviene nello «svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà». Un principio a cui il Regolamento si ispira e a cui il Comune di Bari potrebbe dar seguito se soltanto lo applicasse bene e molto di più.

Ma si sa, tutto necessita di un avvio e questo lo è.
Dalla primavera del 2016 ad oggi molte sono state le persone, le associazioni, i comitati, le esperienze umane che hanno attraversato lo spazio di Via Amendola legittimando di fatto ciò che la legge non permette, ma che una visione politica altra, solidale e dal basso pretende e mette in campo, ovvero la fruibilità e la gestione condivisa e collettiva dello spazio urbano nel suo complesso, a fronte invece di un abbandono di luoghi, spesso anche di pregio artistico e storico e di indubbio valore simbolico, come il complesso di Villa Capriati, che produce speculazione edilizia e crea dei vuoti di socialità allargata.

Ed è a tutte quelle donne e quegli uomini, quelle realtà, gruppi, e affini che diciamo GRAZIE per il supporto fornito a chi, intuendo il valore della vertenza se ne è fatto carico in prima persona ma che non ha mai, in nessun momento, guardato a Bread&Roses come il “proprio” spazio politico, ma una casa aperta e accogliente, un trampolino di lancio per idee, iniziative, progetti comuni.

Con la firma dell’accordo avvenuta nella sala della Giunta comunale alla presenza del Sindaco Antonio Decaro, del Capo di Gabinetto Vito Leccese, dell’Assessore al Patrimonio e Vicesindaco Pierluigi Introna e del dirigente Giuseppe Ceglie e di una delegazione dello spazio di mutuo soccorso Bread&Roses si è compiuto un passaggio importante, soprattutto se visto in una prospettiva più ampia, che è quella a cui noi auspichiamo: il superamento della gestione collettiva dei beni comuni attraverso strumenti giuridici che, pur considerando i soggetti del patto di collaborazione paritari, ne consentono l’accesso solo a singol* cittadin* o gruppi di cittadin* costitut* in determinate forme giuridiche (associazioni, comitati, ecc), per giungere invece ad un’idea politica di spazio pubblico aperto in cui il concetto di bene comune rimanda all’antico istituto giuridico degli usi civici, producendo reali forme di autogoverno su organizzazione assembleare, che è quella che il Bread&Roses pratica e in cui si riconosce.
Non tutto è compiuto.

Il fine della vertenza, che c’ha portato alla stipula di questo patto, era ed è per noi l’allaccio e la disponibilità delle utenze di acqua e luce per proseguire nelle attività di riqualificazione e mutuo soccorso che pur nel disagio svolgiamo da oltre due anni. Restiamo vigil* e attent* nel verificare che quanto sottoscritto venga messo in atto dall’Amministrazione nel più breve tempo possibile, proseguendo quel percorso di interlocuzione pro-attiva che ha contraddistinto questi ultimi mesi.

Oggi però ci sentiamo di affermare che questa sia una data importante, il cui valore verrà coronato dalla prima goccia che sgorgherà dal rubinetto e dalla prima lampadina accesa dall’interruttore.

Ci auguriamo 10, 100, 1000 Bread&Roses, perché per tutte e tutti ci sia il pane e anche le rose!

L’Assemblea di Bread&Roses